Hard Kombucha: Cos’è e Come Prepararlo

batch hard kombucha

Hard Kombucha: Cos’è e Come Prepararlo

Hard Kombucha: Il Kombucha Alcolico è il Trend del Momento

Il kombucha è alcolico? Questa è una delle domande più frequenti che ci vengono poste da appassionati di fermentazione e curiosi che vogliono approcciarsi alla bevanda a base di tè fermentato. La risposta è no…a meno che non si tratti di hard kombucha! Il kombucha contiene infatti percentuali bassissime di alcool, risultato della fermentazione, ma sono sempre più gli homebrewer a sperimentare con i tempi di fermentazione e quantità di zuccheri e lieviti per aumentare il grado alcolico del proprio kombucha, rendendolo a tutti gli effetti una bevanda alcolica con tutti i benefici dei fermenti vivi al suo interno. Scopriamo insieme tutti i segreti dell’hard kombucha e come prepararlo in casa.

 

Hard Kombucha: Il Nuovo Trend della Fermentazione

L’hard kombucha è uno degli ultimi trend nel campo delle bevande fermentate, scelto da molti amanti dei drink alcolici al posto di birra e cocktail per sapore insolito, artigianalità nella produzione e l’apporto di benefici per intestino e flora batterica. Ma di cosa si tratta?

In breve, l’hard kombucha non è altro che un kombucha alcolico, di gradazione simile allo Jun Tea, all’idromele e al chicha. Sappiamo che il kombucha è generalmente classificato come una bevanda non alcolica, in quanto contiene percentuali irrisorie di alcool (parliamo dello 0,5-2% vol.) come nel caso del sidro di mele, naturalmente derivante dal processo di fermentazione, come nel caso del perry cider. Uno degli ultimi trend tra gli appassionati di fermentazione è quello di aggiungere un twist alcolico al proprio kombucha, aumentandone la gradazione alcolica oltre il classico 1-2% grazie ad un prolungato processo di fermentazione, e portandola sino al 5-10%.

Questo kombucha alcolico, noto come hard kombucha nei paesi anglofoni, dove è più diffuso, sta riscuotendo sempre più successo, ed il trend sta pian piano arrivando anche in Europa: anche se per il momento sono perlopiù gli homebrewer a sperimentare con questa variante del tè fermentato, non ci sarà da sorprendersi se a breve sarà possibile trovare l’hard kombucha in bar e locali tra le alternative alla classica birra.

Ma quali sono le differenze tra un kombucha classico ed uno alcolico? In questo articolo vogliamo rispondere a tutte le vostre domande sull’hard kombucha, dai suoi benefici, alla quantità di alcool che contiene, alla sua preparazione.

bottiglie di hard kombucha

Partiamo dalle Basi: Cos’è il Kombucha?

Il kombucha è una bevanda fermentata, proprio come il kefir o la birra, leggermente frizzante, a cui vengono attribuiti importanti benefici per la salute, in quanto ricca di batteri “amici” dell’organismo. Viene ottenuta dalla fermentazione di un tè zuccherato mediante una coltura di lieviti e batteri chiamata “SCOBY” (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast) o “madre del kombucha”.

Questa bevanda ha origine antichissime, risalenti a circa 2000 anni fa. È originaria della Cina, dove veniva considerata un “elisir di lunga vita”, ma si è col tempo diffusa in tutto il mondo, prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa, diventando un vero e proprio trend negli ultimi anni, tanto che è ormai possibile trovarla commercializzata in moltissimi bar e ristoranti oltre che nelle cucine degli appassionati di fermentazione.

La preparazione del kombucha è relativamente semplice: si parte da un infuso di tè, che viene zuccherato e a cui viene aggiunto lo SCOBY, una coltura di specifici lieviti e batteri dall’aspetto di un disco gommoso e biancastro, che nutrendosi degli zuccheri andrà a fermentare il tè. Il risultato è il kombucha, una bevanda fermentata, leggermente aspra e dolciastra, rinfrescante e leggermente frizzante.

Il Kombucha è Alcolico?

Il kombucha è considerato una bevanda analcolica, poiché, come abbiamo detto, ha un grado alcolico inferiore all’1,2%, soglia oltre la quale una bevanda deve essere registrata come “alcolica”.

L’alcool nel kombucha è un risultato della fermentazione, in quanto gli zuccheri ed i lieviti e batteri fermentando producono alcool (etanolo, nello specifico).

Generalmente le fermentazioni casalinghe portano ad un kombucha con un grado alcolico più elevato rispetto alle preparazioni commercializzate, e sono proprio gli appassionati di fermentazione ad aver sperimentato con le quantità di alcool ed i tempi di fermentazione, realizzando dei kombucha con grado alcolico ben superiore all’1-2%, comparabili alla birra o addirittura al vino, che vengono denominati proprio hard kombucha o kombucha alcolici.

 

Cos’è l’Hard Kombucha?

Per definizione, l’hard kombucha è un tè fermentato per essere trasformato in una bevanda alcolica.

Come abbiamo detto, l’alcol è un naturale prodotto della fermentazione del tè da parte della coltura di lieviti e batteri: normalmente il kombucha contiene dunque una piccola percentuale di alcool, così irrisoria da non avere alcun effetto sull’organismo. L’hard kombucha si differenzia dal “normale” kombucha per la gradazione alcolica, quindi, che varia dal 4 al 10% vol.

Gli ingredienti dell’hard kombucha sono quindi gli stessi del kombucha tradizionale: , zucchero, lieviti e batteri e le eventuali aromatizzazioni: la differenza sostanziale tra il normale kombucha ed il kombucha alcolico è nella quantità di zucchero che viene aggiunto al tè, nella quantità e tipologia di lieviti utilizzati e nei tempi di fermentazione più lunghi.

Dato che nella fermentazione lo zucchero viene convertito in alcool, l’aggiunta di zucchero aumenterà il grado alcolico. È però importante aggiungere non solo zucchero, ma anche ulteriori lieviti (ad esempio lieviti dello champagne) in quanto la sola aggiunta di zucchero non risulterà in un’ulteriore fermentazione e dunque in un più alto grado alcolico, ma solo in un kombucha più zuccherato.

Mentre il normale kombucha richiede normalmente una prima ed una seconda fermentazione, l’hard kombucha viene dunque sottoposto a processi fermentativi aggiuntivi, per aumentare il contenuto di alcool, che varia anche in base alla durata di questa fermentazione ulteriore: alcuni hard kombucha sono infatti più leggeri (4-5% vol.), altri possono contenere anche il 9-10% di concentrazione alcolica.

L’hard kombucha rappresenta un’alternativa alcolica al tradizionale kombucha, ma anche alla birra (leggi il nostro manuale su come produrre birra a casa propria) o ai cocktail, per tutti coloro che non vogliono privarsi di un drink alcolico ma vogliono comunque godere dei benefici della bevanda fermentata.

L’Hard Kombucha Contiene Probiotici?

Uno dei motivi principali per cui il kombucha è così amato, oltre al gusto, sono i batteri probiotici contenuti al suo interno, benefici per la salute dell’intestino e della flora batterica, spesso danneggiata da una cattiva dieta, dall’assunzione di antibiotici e da un sistema immunitario indebolito.

Non vi sono prove che l’hard kombucha garantisca un apporto altrettanto importante di batteri probiotici. Alcuni brand produttori di hard kombucha hanno analizzato le proprie bevande, rilevando come i probiotici non riescano a sopravvivere a gradazioni alcoliche particolarmente alte, mentre altre aziende garantiscono che i propri hard kombucha a grado alcolico più basso mantengono intatti i probiotici.

Il consenso è dunque che l’hard kombucha, specialmente se a basso grado alcolico, contenga alcuni probiotici benefici per l’intestino, ma in quantità così irrisorie che non si può etichettare l’hard kombucha come benefico, in quanto l’alcool ha comunque un effetto negativo sulla salute dell’intestino e della flora batterica.

Quali Sono Quindi i Benefici e le Proprietà dell’Hard Kombucha?

In questo blog abbiamo spesso parlato dei benefici del kombucha, anche per sfatare alcuni miti. Il kombucha non è infatti una bevanda “miracolosa”, ma vi sono alcuni benefici per l’organismo comprovati che ne fanno un ottimo alleato per l’organismo e che derivano dal processo di fermentazione.

Come abbiamo visto, tuttavia, i batteri probiotici che danno al kombucha le sue più importanti proprietà non sono così potenti nell’hard kombucha, pur essendo una bevanda fermentata proprio come il kombucha tradizionale.

Tuttavia l’hard kombucha rappresenta comunque un’alternativa più salutare a tanti altri drink: è realizzato con ingredienti naturali come il tè, e contiene diversi composti attivi come i polifenoli, vitamine, minerali e antiossidanti benefici per l’organismo, il quale apprezza anche l’effetto degli acidi lattici e acetici, che aumentano il valore nutrizionale del cibo, migliorano la digestione e sono ausiliari all’attività degli antiossidanti.

Bisogna ricordare che l’hard kombucha è pur sempre una bevanda alcolica, che offre un apporto di calorie che non offrono al corpo nutrienti vitali. Non dovrebbe essere assunto per godere dei benefici, che sono solo un ausiliare gradito al gusto della bevanda fermentata.

Ci Sono Rischi e Controindicazioni Associati al Consumo di Hard Kombucha?

Spesso ci vengono poste domande sui rischi associati al consumo di kombucha: ci sono diversi falsi miti riguardo la pericolosità del kombucha, il cui consumo non arreca danni alla salute se nelle dosi consigliate.

Tuttavia l’hard kombucha è una bevanda alcolica, dunque porta con sé tutti i rischi associati al consumo di alcool. Specialmente se si consuma un hard kombucha fatto in casa, bisogna stare attenti al grado alcolico e al processo di fermentazione: si può rischiare infatti di “sovra-fermentare” il tè, o che questo venga contaminato da batteri patogeni. Per questo è importante seguire accuratamente le norme igieniche e di sterilizzazione.

Quanto Alcool Contiene l’Hard Kombucha?

Il contenuto di alcool nell’hard kombucha dipende dalla fermentazione e da come questo viene realizzato, in particolare dalla quantità di zucchero che viene aggiunta in fase di seconda fermentazione. Il grado alcolico degli hard kombucha varia, proprio come nella birra: è possibile trovarne di più leggeri e di più alcolici: generalmente si va dal 4 al 10-11%, mentre la maggior parte degli hard kombucha industriali sono nel range del 5-7%.

Preparazione dell’Hard Kombucha

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche dell’hard kombucha, è giunto ora il momento di tirare fuori il proprio SCOBY e mettersi all’opera per prepararlo.

Per realizzare l’hard kombucha in casa si possono utilizzare diversi ingredienti ed aromatizzazioni, ma la base sono gli stessi ingredienti utilizzati nel kombucha tradizionale: tè, zucchero e SCOBY. A questi andrà aggiunto ulteriore zucchero ed ulteriori lieviti, diversi da quelli del kombucha. Si possono utilizzare lieviti champagne, o lieviti per birra. È bene ricordare che il tipo di lievito andrà a influire sul sapore finale dell’hard kombucha.

 

Per preparare l’hard kombucha sono necessari dunque tre processi di fermentazione, invece dei due del kombucha tradizionale:

  • Prima Fermentazione: preparare il kombucha secondo la ricetta tradizionale;
  • Seconda Fermentazione: aggiungere ulteriori lieviti e zuccheri e lasciare che sviluppo l’alcool;
  • Terza Fermentazione: aggiungere le aromatizzazioni e far sviluppare la frizzantezza.

 

Durante la seconda fermentazione, che nella ricetta del kombucha classico corrisponde all’aggiunta di aromatizzazioni e frizzantezza, i lieviti aggiunti e lo zucchero fermenteranno, e come risultato si otterrà l’alcool. Il tempo di questa fermentazione è variabile, e determinerà un diverso grado alcolico. Bisogna ricordare che non sempre tutto lo zucchero viene consumato nella fermentazione, perciò anche l’hard kombucha non è una bevanda totalmente priva di zuccheri.

FAQ

Ora che sappiamo come preparare l’hard kombucha, vogliamo rispondere ad alcune delle domande più frequenti sul kombucha alcolico, per sfatare alcuni miti e risolvere alcuni dubbi.

L’Hard Kombucha è una Birra?

No, l’hard kombucha è un kombucha alcolico, quindi si tratta sempre di un tè fermentato. Il suo sapore è molto diverso da quello della birra, con la quale ha in comune solo il fatto di essere una bevanda fermentata alcolica e di avere un simile grado alcolico. In alcuni paesi tuttavia la legge richiede a chi produce hard kombucha di utilizzare la parola “birra” sull’etichetta delle bottiglie.

L’hard kombucha può essere una valida alternativa alla birra, in particolare per chi vuole provare una bevanda alcolica diversa o per chi è intollerante al glutine.

Quante Calorie Contiene l’Hard Kombucha?

Il contenuto di calorie nell’hard kombucha dipende dagli ingredienti utilizzati e da quanti zuccheri rimangono al suo interno dopo il processo di fermentazione. Alcuni produttori di hard kombucha potrebbero anche aggiungere ulteriori zuccheri per dolcificare ulteriormente la bevanda: generalmente si va dalle 80 alle 150 calorie.

L’Hard Kombucha Contiene Glutine?

A meno che non vi sia l’aggiunta di ingredienti ulteriori contenenti glutine, o il kombucha sia prodotto in uno stabilimento che produce anche prodotti contenenti glutine, l’hard kombucha è naturalmente privo di glutine e può essere bevuto come alternativa alla birra da celiaci e intolleranti al glutine.

L’Hard Kombucha è Più Salutare di Altri Drink?

L’hard kombucha è per molti una valida alternativa ad altri drink come birra, hard seltzer e cocktail. Il suo sapore è diverso da quello della birra, ed è infatti molto apprezzato anche da chi non ama particolarmente la bevanda al malto d’orzo ed è alla ricerca di un drink non troppo alcolico da gustare anche con i pasti, o dagli intolleranti al glutine che non possono berla.

L’hard kombucha infatti non contiene glutine, ed ha inoltre bassi contenuti di zucchero rispetto a molti cocktail. Risulta perciò un’alternativa più salutare e spesso meno calorica alla maggior parte dei drink, pur garantendo l’effetto dell’alcool.

Quali Sono i Brand Più Famosi di Hard Kombucha?

Negli Stati Uniti, dove la maggior parte dei trend hanno origine, gli hard kombucha non sono soltanto un fenomeno diffuso tra gli appassionati di fermentazione casalinga: sono già numerosi i brand di hard kombucha che riforniscono bar, locali e supermercati, offrendo proprio come per il kombucha tradizionale diverse aromatizzazioni, varietà di tè e gradazioni alcoliche.

Particolari sono l’hard kombucha Jiant, con una base di tè verde, il famoso JuneShine, con gusti ispirati ai migliori cocktail, ed il preferito dai bartender, l’hard kombucha Flying Embers, con sapori inaspettati e diverse concentrazioni di alcool.

 

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