10 Set Imbottigliamento del Kombucha: Come Fare e Quali Sono le Migliori Bottiglie
Quali Sono le Migliori Bottiglie per il tuo Kombucha?
L’imbottigliamento del kombucha è un’operazione delicata e se fatto con approssimazione potrebbe compromettere l’esito finale della preparazione della bevanda fermentata. In questo articolo chiariremo quali strumenti sono necessari all’imbottigliamento e le fasi da seguire per ottenere una seconda fermentazione senza rischi di esplosioni della bottiglia. Infine, daremo dei pratici consigli per conservare al meglio le vostro bottiglie di kombucha per preservarne il sapore.
Come si Prepara?
Quando parliamo di kombucha, dobbiamo ricordare che si tratta di una bevanda viva, che si ottiene dalla fermentazione del tè zuccherato attraverso una coltura di lieviti e batteri chiamata SCOBY. Per la produzione del Kombucha ci si può fermare alla prima fermentazione, quindi in quel processo che porta alla creazione del kombucha tramite la produzione di acido acetico e di CO2 con la trasformazione dei composti che si trovano all’interno del tè e dello zucchero, tramite il classico metodo della fermentazione in barattoli o tramite la fermentazione in continuo. Mentre, con la seconda fermentazione avviene il processo di carbonizzazione che rende il kombucha leggermente frizzante e l’aromatizzazione dove potremo dar sfogo alla nostra fantasia con la scelta di abbinamenti classici o azzardati.
Seconda Fermentazione e Frizzantezza
La seconda fermentazione può avvenire in bottiglia dopo circa 7/10 giorni dalla prima. Tuttavia, non esiste un momento preciso in cui passare dalla prima alla seconda fermentazione. La miglior soluzione sarebbe di provare il sapore, che se ritenuto soddisfacente può portare alla seconda fermentazione.
La seconda fermentazione del Kombucha ha diversi obiettivi come quello di:
- Aromatizzare il kombucha. Se si è alle prime armi, o si vuole provare una nuova aromatizzazione, consigliamo di evitare di inserirla già nella prima fermentazione per non compromettere il risultato dell’intero lotto;
- Aumentare la carbonizzazione del prodotto. La CO2 viene prodotta dai lieviti già dalla prima fermentazione, con la differenza che avviene all’interno di un barattolo coperto da un pezzo di stoffa. In questo modo la gran parte della CO2 non viene trattenuta e quindi evapora. Invece, la seconda fermentazione avviene in un contenitore chiuso in modo da intrappolare la CO2 e farla dissolvere per avere un kombucha più frizzante.
- Prolungare la conservazione. La seconda fermentazione avviene in un contenitore chiuso, come può esserlo la bottiglia, e questo serve a impedire che i lieviti portino avanti per tanto tempo la fermentazione. Infatti, subito dopo la seconda fermentazione, che dura qualche giorno, il prodotto va in frigo che stoppa l’attività dei lieviti e batteri.
Per saperne di più sulla seconda fermentazione, ti consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato.
Come Avviene l’Imbottigliamento
L’imbottigliamento del Kombucha è una procedura abbastanza semplice, ma a cui bisogna prestare molta attenzione per non compromettere il lavoro fatto finora. Oltre a seguire le istruzioni e ad avere la strumentazione necessaria per l’imbottigliamento sarà molto importante anche l’igienizzazione di quest’ultima.
Strumenti Necessari
Gli strumenti necessari all’imbottigliamento del Kombucha sono:
- Contenitori idonee alla conservazione del Kombucha che possono essere delle bottiglie con il collo alto e stretto o dei barattoli richiudibili;
- Un imbuto per facilitare il travaso;
- Dei tappi idonei.
Sterilizzazione e Igiene
L’igienizzazione della strumentazione da utilizzare per l’imbottigliamento è molto importante. Se non sufficientemente sterilizzati potrebbero trasferire all’interno del prodotto altri microorganismi che non fanno parte del kombucha e che potrebbero metterlo in difficoltà. Possiamo pulirli con detersivo e abbondante acqua calda, o magari utilizzare dell’aceto o metabisolfito di potassio facilmente trovabile in commercio online.
Istruzioni per l’Imbottigliamento
Una volta igienizzata la strumentazione da utilizzare si procede con il travaso del kombucha nei contenitori e alla chiusura. Durante l’imbottigliamento del kombucha bisognerà prestare molta attenzione allo sviluppo della CO2. Se si tratta delle prime volte e non si conosce a pieno il prodotto è caldamente consigliato andare ad aprire la bottiglia e farla sgasare ogni giorno. Per evitare ulteriori danni dovuti ad una possibile rottura delle bottiglie a causa della pressione che si svilupperà all’interno, vi consigliamo di lasciare tutte le bottiglie in fermentazione all’interno di uno scatolo. Occhio ad aggiungere altro zucchero durante l’imbottigliamento e la seconda fermentazione. I lieviti continueranno a nutrirsi degli zuccheri presenti già dalla prima fermentazione e quindi non sarà necessaria l’aggiunta di altro zucchero al kombucha. Ulteriori zuccheri accelerano il processo di fermentazione, aumentando la produzione di CO2 e la conseguente possibilità di scoppio delle bottiglie.
Sarebbe consigliabile fare una filtrazione del prodotto, anche se grossolana, andando ad aggiungere una gazza alimentare o stoffa, attraverso la quale far passare il kombucha quando si versa nella bottiglia. Si tratta di una filtrazione molto grossolana ma permette di poter portare avanti la seconda fermentazione per qualche giorno in più, diminuendo la quantità di microrganismi presenti e di conseguenza anche la velocità della fermentazione, che comunque avviene senza intoppi.
Raggiunta la frizzantezza desiderata si spostano le bottiglie in frigorifero e li dovrebbe rimanere tutto il tempo. Se rimangono per diverso tempo, sarebbe consigliabile aprirle di tanto in tanto per far fuoriuscire del gas dalle bottiglie.
Durante l’imbottigliamento e la seconda fermentazione è possibile in contemporanea aromatizzare il kombucha. Possono essere utilizzati dei pezzi di frutta, altre erbe, fiori, estratti e tanto altro. Se inseriti prima di versare il kombucha si può approfittare della mescolatura naturale che avviene, in modo che il kombucha si omogenizzi e si evita la condensazione al top del bottiglia o sul fondo. Una volta inserito il kombucha nella bottiglia si tappa. Con le aromatizzazioni potrai dar sfogo alla tua fantasia e sperimentare diverse combinazioni.
Quali Sono le Migliori Bottiglie e Contenitori per il Kombucha?
In generale, le migliori bottiglie per contenere il kombucha sono le bottiglie di vetro con l’apertura meccanica. Questo perché facilitano l’aprire e chiudere la bottiglia per controllare lo stato della fermentazione e la quantità di gas prodotto. Anche barattoli di vetro con coperchio preferibilmente in plastica dato che non abbiamo certezze sul come possa reagire il metallo al contatto con il kombucha.
Bottiglie in Vetro
Per quanto riguarda le bottiglie in vetro per l’imbottigliamento del kombucha è bene precisare che non tutte le bottiglie sono idonee alla conservazione della bevanda, in particolar modo durante la seconda fermentazione.
Una bottiglia di vetro per essere idonea dovrebbe avere il collo lungo e stretto tale da non riempire la bottiglia fino all’orlo e lasciare spazio alla CO2 che si genererà. Bisognerà assicurarsi che siano bottiglie adatte a contenere bevande gassate. Le si riconoscono perché in genere hanno il fondo della bottiglia concavo e sono tonde. Meglio evitare le bottiglie spigolose perché tendono più facilmente ad esplodere. Sconsigliate le bottiglie che normalmente si utilizzano per contenere l’acqua, non adatte a contenere il gas prodotto dal kombucha e che quindi sono più soggette all’esplosione.
Sarà possibile riciclare tranquillamente le bottiglie di birra o di altri kombucha, dopo averle accuratamente lavate e igienizzate.
Le bottiglie in plastica non sono consigliate. Qualora non abbiate altre alternative, assicuratevi che siano bottiglie adatte a contenere bibite frizzanti, non devono essere utilizzate più di una volta e potrebbero gonfiarsi e deformarsi a causa della pressione della CO2. Uno dei motivi principali per cui sono sconsigliate è la possibilità che vengano, anche se in maniera lieve, corrose o che si creino delle microlesioni nella bottiglia e piccole particelle di plastica si mischino con il kombucha.
Tappi per il Kombucha: Quali i Migliori?
Per quanto riguarda i tappi da utilizzare per l’imbottigliamento del kombucha consigliamo i tappi a chiusura meccanica. Sono particolarmente consigliati per chi è ai primi passi nella preparazione del kombucha e desidera controllare giornalmente lo stato della fermentazione potevo aprire e richiudere la bottiglia più volte. Invece, i tappi in sughero, oltre a non offrire la stessa possibilità di poter aprire più volte la bottiglia, se non si ha l’attrezzatura adatta una prossimale chiusura della bottiglia con questa tipologia di tappi potrebbe non mostrarsi totalmente sicura e portare all’esplosione della bottiglia per via della carbonizzazione della bevanda.
I tappi a corona possono essere utilizzati solo da home brewer esperti che conoscono bene il prodotto e riescono a governare la CO2 prodotta.
Infine, qualora optiate per l’utilizzo dei barattoli di vetro dovrete utilizzare dei tappi ermetici. Anche questi possono essere comodi perché possono essere aperti più volte per controllare lo stato della fermentazione. Meglio in plastica che quelli di metallo anche se non toccano il kombucha.
C’è il Pericolo che Esplodano le Bottiglie Durante la Seconda Fermentazione?
Le bottiglie di kombucha possono esplodere durante la seconda fermentazione nel caso in cui non vengano rispettati alcuni accorgimenti. Come abbiamo visto in precedenza la scelta di una bottiglia non idonea potrebbe portare all’esplosione di quest’ultima a causa dell CO2 prodotta. Una buona abitudine potrebbe essere quella di aprire le bottiglie per controllarne lo stato e liberare il gas in eccesso. Evitate di aggiungere ulteriore zucchero perchè velocizza di molto la fermentazione. Così facendo la fermentazione risulta più lenta e gestibile. Infine, come vedremo più avanti anche la conservazione in frigorifero gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di questo pericolo.
Conservazione delle Bottiglie di Kombucha
Una volta imbottigliato, il kombucha va conservato in frigorifero. Sappiamo che la vita di un kombucha è praticamente infinita perché all’interno si creano delle condizioni che impediscono la crescita di gran parte dei microrganismi, ciò nonostante più tempo passa e più il gusto, piuttosto che il colore, può variare a causa delle normali reazioni chimiche. Una volta conservato in frigo il kombucha può conservarsi per circa 6 mesi, ma si possono provare esperimenti e magari andare anche oltre.
Lasciati in frigo è probabile che si formino dei microscoby, sul fondo della bottiglia o in superficie. Questo perché i microorganismi non muoio ma si addormentano e rallentano la fermentazione, soprattutto perché nelle fermentazioni casalinghe la filtrazione sarà molto grossolana e avremo all’interno della bottiglia dei microrganismi e questo è assolutamente un indice di buona salute.
Se, una volta terminata la seconda fermentazione, decidessi di non conservare le bottiglie in frigo andrà avanti la fermentazione e prima o poi sicuramente esploderà. Qualora fortunatamente non dovesse esplodere avremo comunque un kombucha con un sapore poco gradevole, simile all’aceto.
In molti ci hanno chiesto cosa succede se più volte si levano le bottiglie dal frigo per poi rimetterle. Sicuramente non farà bene alla salute del nostro kombucha. Questo perché una volta che il kombucha viene conservato in frigo se lo si toglie dopo uno o due giorni i microrganismi all’interno che si erano solo addormentati e non morti si risvegliano e riprendono la loro fermentazione e di nuovo il rischio esplosione aumenta vorticosamente.
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Samuel D.
Pubblicato il 22:53h, 11 LuglioSiamo sicuri che in questo articolo la parola “piuttosto” sia stata usata correttamente?
Io non lo sono.
Ciao.
Ambra
Pubblicato il 12:03h, 04 DicembreDopo la seconda fermentazione non si aggiunge lo zucchero? Se si quanto x litro? Grazie