Beta Vulgaris: un kombucha edizione limitata dalla doppia fermentazione
Beta Vulgaris rappresenta l’avanguardia della fermentazione sperimentale siciliana attraverso un processo produttivo che combina fermentazione lattica e kombucha in un approccio inedito nel panorama dei fermentati d’autore. Questa edizione limitata nasce dalla co-fermentazione di tè pu’er del Malawi con barbabietola rossa precedentemente lattofermentata, creando un prodotto di straordinaria complessità organolettica. Il carattere umami profondo del tè post-fermentato si intreccia con le note terrose della barbabietola, mentre la doppia fermentazione genera un’acidità lattica strutturata e una perlage finissima che richiama le migliori sour ale artigianali. La mineralità dell’acqua etnea sostiene una struttura gustativa complessa e stratificata, dove ogni sorso rivela nuove sfumature di un terroir vulcanico interpretato attraverso tecniche fermentative innovative. Formato da 375ml, espressione autentica della ricerca enologica applicata ai fermentati contemporanei.
Kombucha sperimentale: quando la ricerca sposa il territorio
I kombucha d’autore rappresentano l’evoluzione più sofisticata della tradizione fermentativa orientale, reinterpretata attraverso processi produttivi ibridi che combinano diverse tipologie di fermentazione. Questi prodotti d’autore nascono dalla sperimentazione di materie prime territoriali e tecniche innovative, creando fermentati unici che sfidano le classificazioni tradizionali e aprono nuove prospettive gustative.
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Beta Vulgaris: doppia fermentazione per una complessità inedita
Beta Vulgaris nasce da un processo produttivo articolato che prevede la lattofermentazione preliminare della barbabietola rossa, seguita dalla co-fermentazione con tè pu’er proveniente direttamente dal Malawi. Il tè post-fermentato, caratterizzato da note umami e terrose, viene infuso con l’acqua minerale della sorgente etnea e inoculato con la coltura simbiotica SCOBY sviluppata in laboratorio. La barbabietola lattofermentata apporta batteri lattici aggiuntivi che interagiscono con i microrganismi del kombucha, creando un ecosistema fermentativo complesso. La rifermentazione in bottiglia genera una carbonatazione naturale finissima, mentre l’acidità lattica conferisce freschezza e struttura al prodotto finale. Ogni bottiglia da 375ml rappresenta il risultato di una sperimentazione non ripetibile, disponibile in quantità limitata e commercializzata in box da 6 o 12 unità.
Profilo organolettico: terra e umami in equilibrio dinamico
All’analisi visiva Beta Vulgaris presenta una colorazione rosso borgogna con riflessi violacei, attraversata da una perlage estremamente fine e persistente. Al naso si sviluppa un bouquet complesso e stratificato, dove le note umami del pu’er si fondono con l’intensità terrosa della barbabietola fermentata, supportate dalla mineralità vulcanica dell’acqua etnea. All’assaggio rivela una struttura acida ben bilanciata, dove l’acidità lattica della barbabietola si integra perfettamente con quella acetica del kombucha. Il carattere umami dominante viene esaltato dalla presenza dei sali minerali naturali, mentre le note terrose persistono nel finale lungo e complesso. La carbonatazione fine contribuisce a alleggerire la struttura senza compromettere l’intensità gustativa, creando un prodotto di straordinaria bevibilità nonostante la complessità organolettica.
Degustazione e abbinamenti: complessità che dialoga con la gastronomia
Beta Vulgaris richiede una temperatura di servizio di 10-12°C in calici ampi che permettano l’espressione completa del bouquet aromatico. La sua natura sperimentale e la struttura complessa lo rendono ideale per degustazioni mirate e abbinamenti gastronomici sofisticati:
- Degustazione pura: per apprezzare la complessità della doppia fermentazione
- Abbinamenti terrosi: funghi, tartufo, radici fermentate, verdure di terra
- Formaggi stagionati: l’acidità bilancia la sapidità e la grassezza
- Carni rosse: il carattere umami dialoga con proteine strutturate
- Preparazioni fermentate: crauti, kimchi, verdure lattofermentate
Per esploratori che ricercano l’inedito nel fermentato
Destinato a intenditori di fermentati sperimentali che apprezzano la ricerca applicata alle tradizioni ancestrali. Ideale per chi ama prodotti che sfidano le categorie convenzionali e ricerca esperienze gustative uniche e irripetibili. La scelta perfetta per appassionati di processi produttivi innovativi che valorizzano materie prime territoriali attraverso tecniche fermentative d’avanguardia, sostenendo al contempo la ricerca enologica applicata ai fermentati contemporanei.
SelvaticaLab: laboratorio di ricerca fermentativa d’eccellenza
SelvaticaLab conferma la sua vocazione sperimentale con Beta Vulgaris, prodotto che sintetizza anni di ricerca sui processi fermentativi ibridi. Il laboratorio di Presa, alle pendici dell’Etna, diventa teatro di sperimentazioni che combinano tradizioni fermentative diverse, utilizzando la mineralità unica dell’acqua vulcanica come elemento unificante. Marco Pilato e Leonor Corrales Retana applicano competenze ingegneristiche e tecnologie alimentari per sviluppare protocolli produttivi inediti, dove ogni fermentazione diventa un’esplorazione delle potenzialità espressive del terroir siciliano. La filosofia aziendale privilegia la qualità sulla quantità, producendo edizioni limitate che rappresentano istantanee irripetibili di un percorso di ricerca in continua evoluzione.
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