Funky Rosita: P-Etna-t floreale dalla fermentazione spontanea siciliana
Funky Rosita rappresenta una reinterpretazione radicale del kombucha tradizionale attraverso un approccio che stravolge le regole del gioco. Questo Pet-nat analcolico nasce dalla fermentazione spontanea di un infuso di Rosa gallica dell’Azienda Agricola Dàmos e Hibiscus rosa del Malawi, completamente privo di tè. La fermentazione avviene grazie al lavoro simbiotico di lieviti e batteri autoctoni, seguita da una rifermentazione in bottiglia che genera una perlage fine e persistente. Il profilo organolettico rivela un carattere floreale e intrigante, dove l’intensità dell’hibiscus si bilancia con la delicatezza della rosa gallica, creando un prodotto mutevole e complesso. Realizzato con acqua minerale dell’Etna e tecniche mutuate dalla vinificazione naturale, questa bevanda fermentata rappresenta l’incontro tra tre realtà produttive accomunate da una visione sostenibile e territorialista. Formato da 75 cl in bottiglia, espressione autentica del terroir vulcanico siciliano.
Kombucha d’autore: la fermentazione che abbraccia il terroir
Il kombucha di nuova generazione supera i confini della tradizione orientale per abbracciare un approccio territoriale che valorizza materie prime locali e tecniche di vinificazione naturale. Questi fermentati rappresentano l’evoluzione più sofisticata della bevanda ancestrale, dove la fermentazione spontanea e la rifermentazione in bottiglia creano prodotti di straordinaria complessità organolettica.
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Funky Rosita: terroir vulcanico e fermentazione in purezza
Funky Rosita nasce dalla selezione di Rosa gallica coltivata dall’Azienda Agricola Dàmos e Hibiscus rosa proveniente dal Malawi, infusi con l’acqua minerale della sorgente etnea di Presa. La fermentazione primaria avviene attraverso una coltura simbiotica di batteri e lieviti sviluppata in laboratorio, seguita da tecniche mutuate dalla vinificazione: bâtonnage, sboccature e rifermentazione in bottiglia. Il processo produttivo esclude completamente l’utilizzo di tè, concentrandosi sulla valorizzazione delle proprietà organolettiche dei fiori selezionati. La mineralità dell’acqua etnea conferisce struttura e complessità al prodotto finale, eliminando la necessità di correzioni con sali minerali. Ogni bottiglia da 75 cl rappresenta un’edizione limitata, frutto di sperimentazioni non ripetibili che riflettono la stagionalità e la territorialità delle materie prime utilizzate.
Profilo organolettico: eleganza floreale su struttura minerale
All’esame visivo Funky Rosita presenta una colorazione rosa tenue con riflessi ramati, attraversata da un perlage fine e persistente generato dalla rifermentazione. Al naso si sviluppa un bouquet floreale complesso, dove le note intense dell’hibiscus si integrano con la delicatezza della rosa gallica, supportate da una mineralità vulcanica che conferisce profondità olfattiva. All’assaggio rivela una struttura equilibrata, con una leggera acidità che bilancia la dolcezza naturale dei fiori fermentati. Il finale è lungo e floreale, con persistenti note di rosa che si alternano a sfumature più intense dell’hibiscus, mentre la mineralità dell’acqua etnea sostiene l’intera struttura gustativa senza mai risultare invasiva.
Degustazione e abbinamenti: versatilità da aperitivo a tutto pasto
Funky Rosita esprime il suo potenziale quando servito fresco a 8-10°C in calici da vino per esaltarne il profilo aromatico e la perlage naturale. La sua natura fermentata e la struttura minerale lo rendono versatile in diversi momenti della giornata:
- Aperitivo: in purezza per apprezzare la complessità floreale
- Prima dei pasti: per preparare l’apparato digerente grazie ai fermenti vivi
- Abbinamento gastronomico: con piatti delicati, crudi di pesce, formaggi freschi
- Mixology: base per cocktail analcolici sofisticati con erbe aromatiche
- Fine pasto: come digestivo naturale dalle proprietà probiotiche
Per intenditori che ricercano autenticità e territorialità
Ideale per chi apprezza i prodotti fermentati d’autore e ricerca esperienze gustative che raccontino un territorio specifico. Perfetto se ami i vini naturali e vuoi esplorare fermentazioni innovative che applicano tecniche enologiche tradizionali a materie prime non convenzionali. La scelta giusta per chi privilegia produzioni artigianali a edizione limitata e desidera sostenere realtà produttive che valorizzano il terroir siciliano attraverso approcci sperimentali e sostenibili.
SelvaticaLab: pionieri della fermentazione territoriale siciliana
SelvaticaLab nasce dall’incontro tra Marco Pilato, ingegnere siciliano, e Leonor Corrales Retana, tecnologa alimentare costaricana, uniti dalla passione per le fermentazioni sperimentali. Il laboratorio ha sede a Presa, frazione di Piedimonte Etneo, borgo di 40 abitanti scelto per la presenza di una sorgente di acqua etnea dalle proprietà minerali uniche. La filosofia produttiva abbraccia un approccio territoriale e sostenibile: raccolta diretta di fiori ed erbe aromatiche della macchia siciliana, utilizzo di tecniche mutuate dalla vinificazione naturale, fermentazioni spontanee senza correzioni artificiali. Ogni prodotto rappresenta un’esplorazione delle possibilità espressive del terroir vulcanico, attraverso collaborazioni con realtà produttive locali che condividono la stessa visione qualitativa e ambientale.
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