15 Dic Rejuvelac: Benefici, Varianti e Ricetta per Farlo in Casa
Scopriamo un nuovo alimento fermentato: il Rejuvelac, le sue origini, i benefici, la preparazione e varianti più gustose
Il Rejuvelac è una bevanda fermentata a base di cereali germogliati, nota per i suoi benefici sulla digestione e sulla flora intestinale. In questo articolo scoprirari come prepararlo in casa, le sue varianti, e come utilizzarlo in cucina per arricchire ricette vegane e crudiste con un tocco probiotico. Iniziamo!
Rejuvelac: Cos’è la Bevanda Fermentata di Cereali Germogliati
Il Rejuvelac è una bevanda fermentata a base di cereali germogliati, nota per il suo sapore rinfrescante che ricorda vagamente la limonata, ma con una leggera effervescenza. Preparato tradizionalmente con grano, può essere realizzato anche con altri cereali come quinoa, miglio, avena, orzo, segale e riso.
Questa bevanda è particolarmente apprezzata per il suo contenuto di probiotici e enzimi benefici, che la rendono un eccellente tonico per la salute intestinale. Inoltre, il Rejuvelac è spesso utilizzato come starter per la preparazione di formaggi vegani e creme spalmabili vegetali.
È importante sottolineare che il Rejuvelac non è disponibile in commercio già pronto; infatti in questo articolo vi spiegheremo dettagliatamente come può essere preparato in casa attraverso un processo di fermentazione naturale che coinvolge batteri e lieviti presenti nell’ambiente. Questo rende ogni batch unico e personalizzabile secondo i gusti personali.
Origini e Storia del Rejuvelac
Il Rejuvelac deve la sua origine ad Ann Wigmore, una figura di spicco nel panorama della salute naturale e delle pratiche olistiche negli anni ’40. Wigmore, di origini lituane, è stata una pioniera nel promuovere il concetto di ‘Living Foods‘, alimenti vivi che mantengono intatte le loro proprietà nutrizionali attraverso processi come la fermentazione. Il suo lavoro ha gettato le basi per l’uso del Rejuvelac come bevanda rigenerante, enfatizzando l’importanza dei cibi fermentati per il benessere generale. Sebbene alcune delle sue teorie abbiano suscitato dibattiti, l’eredità di Wigmore continua a influenzare coloro che cercano di integrare pratiche alimentari naturali e sostenibili nella loro vita quotidiana.
Benefici per la Salute
Il Rejuvelac offre numerosi benefici per la salute, grazie alla sua ricchezza di vitamine del gruppo B, C, E e K, oltre a un elevato contenuto di acido lattico e probiotici. Questa bevanda fermentata contribuisce significativamente al miglioramento della digestione, grazie agli enzimi che aiutano a scomporre il cibo in modo più efficiente. Inoltre, i probiotici presenti nel Rejuvelac svolgono un ruolo fondamentale nel rafforzare il sistema immunitario, proteggendo l’organismo da infezioni e malattie.
Il suo potere depurativo aiuta a eliminare le tossine accumulate, mantenendo il colon sano e riducendo l’infiammazione del sistema digestivo. Questo tonico naturale è particolarmente utile per alleviare disturbi come colite, gastrite e sensazione di pesantezza allo stomaco, rendendolo un prezioso alleato per il benessere quotidiano.
Chi può Bere il Rejuvelac?
Il Rejuvelac può essere una bevanda salutare per molte persone, ma è importante considerare alcune precauzioni prima di includerlo nella propria dieta.
Se hai allergie alle muffe, sei in gravidanza o stai assumendo farmaci per condizioni mediche significative, è consigliabile consultare un medico prima di consumare il Rejuvelac o altre bevande fermentate. Sebbene sia ricco di benefici, un consumo eccessivo può causare problemi digestivi, pertanto è fondamentale assumerlo in quantità moderate. Ricorda che il Rejuvelac non deve sostituire l’acqua come fonte principale di idratazione. Assaporarlo con moderazione permette di godere delle sue proprietà senza incorrere n spiacevoli effetti collaterali.
Preparazione del Rejuvelac fatto in casa
Preparare il Rejuvelac in casa è un processo semplice, ma richiede attenzione ai dettagli per garantire un risultato di qualità. Innanzitutto, è essenziale utilizzare strumenti puliti e disinfettati per evitare contaminazioni che potrebbero compromettere la fermentazione. Un buon metodo è lavare gli utensili con acqua calda e aceto o sterilizzarli tramite bollitura.
La scelta del cereale è altrettanto importante: la quinoa è spesso preferita dai principianti per la sua rapidità di germogliazione, ma si possono utilizzare anche grano, miglio, riso integrale o altri cereali biologici e crudi. Per preparare il Rejuvelac, il processo inizia con la germogliazione dei cereali scelti, come la quinoa, attraverso un breve periodo di ammollo e risciacqui quotidiani. Una volta germogliati, i cereali vengono messi a fermentare in acqua a temperatura ambiente per un paio di giorni, fino a ottenere un liquido leggermente torbido e frizzante. Il risultato è una bevanda probiotica pronta da consumare, che può essere conservata in frigorifero per circa una settimana. È importante utilizzare acqua filtrata o minerale per evitare alterazioni nel sapore dovute al cloro. Vediamo però nel dettaglio la ricetta del Rejuvelac e come farlo a casa.
Ingredienti e Attrezzature Necessarie
- Cereali integrali:
- Quinoa: ideale per principianti grazie alla rapida germogliazione.
- Grano, miglio, riso integrale: alternative versatili con sapori distinti.
- Semi di sesamo e chia: per varianti uniche, ma richiedono attenzione nella germogliazione.
- Nota: Utilizzate cereali biologici e non trattati termicamente per garantire una fermentazione ottimale.
- Acqua filtrata o minerale:
- Cruciale per evitare alterazioni di sapore causate dal cloro presente nell’acqua del rubinetto.
Attrezzature Necessarie:
- Barattolo di vetro da un litro: contenitore ideale per la fermentazione.
- Caraffa di vetro: per travasare e conservare il Rejuvelac.
- Colino: indispensabile per sciacquare e separare i cereali germogliati.
- Telo in tessuto o garza con elastico: per coprire il barattolo e consentire la circolazione dell’aria.
Assicuratevi che tutti gli strumenti siano accuratamente sterilizzati per evitare contaminazioni che potrebbero compromettere il processo fermentativo. Lavate gli utensili con acqua calda e aceto o bolliteli per garantire la massima igiene. La scelta dell’acqua è altrettanto importante: optate per acqua minerale in bottiglia o acqua del rubinetto ben filtrata per eliminare il cloro, che può alterare il sapore del Rejuvelac finale.
Procedimento Passo-Passo
Varianti Gustose del Rejuvelac
Rejuvelac di Cavolo
Il Rejuvelac di cavolo rappresenta una variante interessante del classico Rejuvelac a base di cereali, utilizzando il cavolo cappuccio come ingrediente principale. Per prepararlo, è fondamentale scegliere un cavolo proveniente da agricoltura biologica o biodinamica. Iniziate tagliando grossolanamente mezzo cavolo e mescolatelo con due tazze di acqua declorata in un mixer, fino a ottenere un composto omogeneo. Trasferite l’impasto in un barattolo ampio, lasciando spazio per il ricircolo d’aria. Coprite con un tessuto fissato da un elastico e lasciate riposare a temperatura ambiente per tre giorni. Al termine, filtrate il liquido e conservatelo in frigorifero. Il sapore del Rejuvelac di cavolo ricorda quello del kefir d’acqua ed è particolarmente rinfrescante.
Rejuvelac di Quinoa
Un’altra variante popolare è il Rejuvelac di quinoa, noto per la sua rapidità di preparazione e il gusto delicato. Per realizzarlo, risciacquate 150 grammi di quinoa sotto acqua corrente per eliminare le saponine. Mettete la quinoa in un barattolo di vetro e copritela con acqua fresca, lasciandola in ammollo per una notte. Al mattino, scolate e risciacquate i chicchi, lasciandoli germogliare sotto una garza per circa due giorni, mantenendoli umidi con risciacqui regolari. Quando i germogli appaiono, trasferite la quinoa nel barattolo con un litro d’acqua fresca e lasciate fermentare finché non compaiono bollicine. Filtrate il liquido e conservatelo in frigorifero. Queste varianti del Rejuvelac non solo offrono sapori distinti, ma anche benefici differenti grazie alle prorietà uniche degli ingredienti utilizzati. Oltre al cavolo e alla quinoa, altre versioni possono essere preparate con riso, verza o lenticchie, ognuna delle quali apporta una propria nota gustativa e nutrizionale alla bevanda fermentata.
Conservazione e Durata
Il Rejuvelac, essendo una bevanda fresca e naturale, richiede una corretta conservazione per mantenere intatte le sue proprietà probiotiche. Una volta pronto, il Rejuvelac deve essere conservato in frigorifero, preferibilmente in un contenitore di vetro pulito con coperchio. Sebbene il rischio di pressione sia basso, è consigliabile lasciare il tappo leggermente allentato per consentire la fuoriuscita di eventuali gas. Per preservare la freschezza e i benefici del Rejuvelac, è importante utilizzare utensili puliti durante la preparazione e il travaso. In frigorifero, il Rejuvelac si conserva generalmente per 3-5 giorni.
È essenziale prestare attenzione ai segnali di deterioramento: un odore troppo pungente o sgradevole, la comparsa di muffa o una consistenza viscida indicano che la bevanda è andata a male. Anche un gusto eccessivamente amaro o diverso dal solito suggerisce che è meglio scartare il Rejuvelac. Preparare piccole quantità alla volta è un buon consiglio per garantire sempre un prodotto fresco e sicuro da consumare.
Utilizzi del Rejuvelac
Il Rejuvelac è una bevanda versatile che si presta a numerosi utilizzi, sia come bevanda probiotica sia come starter per formaggi vegani. Se consumato come bevanda, il Rejuvelac può essere assunto puro per supportare la digestione e migliorare la flora intestinale. È consigliabile berne un bicchiere al giorno a stomaco vuoto per massimizzare i benefici probiotici. Inoltre, il Rejuvelac si rivela un eccellente ingrediente per la preparazione di formaggi vegetali, conferendo loro un sapore acidulo e una consistenza cremosa. Aggiungendolo alla crema di frutta secca frullata, si ottiene una fermentazione che arricchisce di sapore i formaggi a base di anacardi o mandorle.
In cucina, il Rejuvelac può essere utilizzato per arricchire frullati e smoothie con probiotici aggiuntivi, oppure come base per zuppe crude e salse nella cucina crudista. Mescolato con verdure crude frullate o verdure fermentate, crea zuppe nutrienti e saporite. Sorprendentemente, il Rejuvelac trova impiego anche nella cura della pelle: grazie ai suoi enzimi e alle proprietà probiotiche, può essere utilizzato come tonico naturale per il viso, tamponandolo delicatamente sulla pelle per rivitalizzarla e bilanciare il microbioma cutaneo. Per chi ama sperimentare in cucina, il Rejuvelac può sostituire il latticello in ricette vegane di pancake o dolci, aggiungendo una nota acidula che favorisce una migliore lievitazione. Infine, è perfetto per creare cocktail o mocktail salutari: mescolato con acqua frizzante, limone e un pizzico di miele, diventa una bevanda rinfrescante e frizzante (anche il kombucha è perfetto per la preparazione di cocktail). Può anche essere aromatizzato con erbe fresche come menta o zenzero per un tocco gourmet.
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